Infatti oltre al particolare colore dell’ago azzurrognolo, alla turgidità dello stesso, presentavano vasi linfatici e legna secca a dir poco bellissima…
Nel corso della visita chiedetti diverse informazioni sulla coltivazione, sul mantenimento e sulle peculiarità di questa essenza che dai più è giudicata ostica e di difficile gestione.
Infatti la prima cosa che mi disse Franco fu proprio quella che molti appassionati ed esperti che si sono cimentati con questa essenza hanno avuto per lo più solo insuccessi.
Riconoscendo in Franco grandi capacità tecniche ed artistiche nonché grande conoscitore delle essenze Mediterranee prima di andare via gli chiesi se qualche volta quando doveva lavorare qualche ginepro emisferico mi poteva chiamare per assistere.
La sua risposta fu, col sorriso sulle labbra, eccoti un piccolo dono, cerca di farlo sopravvivere e se inizi ad entrare in simbiosi con l’essenza allora ne riparleremo.
Foto emisferico attecchito
Fu un dono inaspettato e gradito e per lo più fu uno stimolo per me a non tradire la fiducia che lui aveva riposto in me.
Nel corso di questi anni, ho imparato a coltivare e gestire questa essenza e vi ho eseguito diversi lavori tecnicamente avanzati come separazioni di vene e torsioni sia a livello vegetativo che a livello radicale riuscendo ogni volta nell’intento di non perdere il “prezioso” regalo.
I prossimi interventi saranno rivolti al corretto posizionamento in vaso andando a stringere maggiormente la curva eseguita sulla vena viva a livello radicale e, nell'attesa del nuovo rinvaso, in questa primavera provvederò ad eseguire l'impostazione della vegetazione.
Di seguito alcune foto degli interventi che possono essere eseguiti su questa essenza senza alcun problema rispettando alcune piccole e fisiologiche regole.
Grazie Franco!!!
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