venerdì 25 dicembre 2009

Il Mirto

Nel Set 2006 entrai in possesso di questo pregiato esemplare di Mirtus communis che mi colpì immediatamente per la vasta porzione di legna secca che presentava sul fronte.
Dopo un breve periodo di studio ed osservazione, mi concentrai inizialmente al rinvigorimento generale della pianta che risultava stentata per ovvi motivi legati alla vecchiaia dell’esemplare ed all’espianto subito, la sottoposi ad un regime di concimazione mirata, sia per via fogliare che per via radicale, con prodotti atti alla stimolazione radicale ed alla stimolazione degli amminoacidi Prolina e Cisterna che agevolano sostanzialmente lo scorrimento linfatico all’interno dei fasci ed un aumento della clorofilla disponibile nella pagina fogliare.





Dopo poco più di tre mesi l’esemplare aveva tutt’altro aspetto e vigoria e decisi nella primavera seguente di selezionare i rami che avrebbero creato la struttura portante. Seguì un periodo di continue potature e coltivazione per circa due anni fin quando ho dato la prima vera impostazione



La coltivazione, le potature e la posa del filo per direzionare ogni singolo germoglio mi hanno permesso di arrivare dopo poco meno di tre anni a questo risultato.











giovedì 24 dicembre 2009

La margotta

Quando la margotta è un ottimo metodo per ottenere materiali da lavorare....















Prunus amigdalus (Mandorlo) day

In questi giorni di festa, arrivate le tanto attese vacanze, quale miglior occasione di rilassamento......una bella giornata alla ricerca di qualche bel materiale da trasformare con tante cure amorevoli in un Bonsai di pregio.
Dopo tanta fatica ecco il risultato di una bella giornata trascorsa in compagnia di amici......

















mercoledì 23 dicembre 2009

Un giorno di "ordinaria" follia - BIS

L'Alce!
Il titolo è già tutto un programma!!
Infatti è proprio vero che i bonsaisti fondamentalmente sono fuori di testa e questo ne è la riprova.....
La follia inizia già il giorno della raccolta di questo imponente Olea oleaster proveniente da una cava nel profondo sud della Sicilia. Le dimensioni a prima vista erano già tutto un programma e dopo attenta analisi sulle caratteristiche dell'esemplare, sulle soluzioni da adottare per l'espianto e su quello che sarebbe potuto essere il risultato finale mi decidetti a iniziare lo scavo.
Non fu sicuramente dei più semplici in quanto questo ulivo cresceva tra gli anfratti calcarei e le radici vi si conficcavano dentro. Dopo circa 4 ore di lavoro in due, fra scalpelli, mazze e leve varie finalmente sentimmo il classico CLAC!!...ovvero la goduria di ogni bonsaista che raccoglie una pianta....
Dopo quasi un anno dall'attecchimento inizia la fase di follia BIS ovvero dare carattere ad un gran pezzo di legno.









Qui, inizia l'avventura tra frese, scalpelli e segatura all'infinito!!! e soprattutto tra amici che si divertivano a prendere in giro...
Le foto ne sono una testimonianza........







Ad un certo punto il buon Franco Barbagallo, scalpitante, come se non avesse altro da fare (visto il mostruoso olivastro che aveva sotto tortura!!!), forse vedendomi in difficoltà dopo Tonnellate di segatura, mi prende dalle mani la fresa ed inizia a sagomare ed eliminare pezzi.....Grande!!!









Il primo abbozzo alla legna è stato dato ed adesso seguiranno le lavorazioni di dettaglio per creare i particolari ed invecchaire il legno. Seguirà ovviamente un training di coltivazione sostenuta al fine di ottenere il rigonfiamento dei vasi linfatici delineati in questa fase e la crescita della parte aerea che servirà presumibilmente nel prossimo settembre a creare la silouette del neo nato Bonsai.













In questi giorni di gennaio iniziano gli interventi di ivecchiamento e caratterizzazione del secco...